Dott. Simone Personeni

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Filosofia e Metodologia

Metodo

Se si cura una malattia, si vince o si perde.
Se si cura una persona, si vince sempre.

Ritratto Dott. Simone Personeni - Fisioterapista ed Osteopata di Famiglia
Foto Ritratto Mario Boni

com’è nata questa passione?

La passione per la mia professione nasce da mio nonno, Mario Boni, per me fonte di grande ispirazione.
Era il “vero” Medico di Famiglia, colui che metteva al centro dell’attenzione il paziente e che faceva della propria professione una vera e propria vocazione.
Durante il suo percorso professionale ha vestito molti incarichi istituzionali importanti, ma la maggior parte della sua vita l’ha passata all’interno del suo studio ad assistere i suoi pazienti.

È proprio questo suo amore per il paziente e per la professione che mi ha fatto notare, fin dagli inizi della mia esperienza lavorativa, come i pazienti vengano sempre più spesso classificati e considerati come numeri, tasselli, all’interno di un business sanitario che pensa soltanto al lato economico piuttosto che avere come unico obiettivo e bene comune: la loro Salute.

Per questo ho deciso di lanciare una mia realtà che si fondasse sulle figure dell’ “Osteopata di Famiglia” e del “Fisioterapista di Famiglia” creando il primo percorso integrato dove il paziente può finalmente essere considerato nella sua globalità e cambiare la sua vita.

  • Metodo

    Un percorso differente

    Con me non esistono percorsi “standard” che non portano a nessun risultato. A differenza degli altri centri, sono convinto che tutte le persone sono diverse e che, soprattutto, ogni corpo reagisce e risponde in maniera diversa.
    A meno di problematiche legate ad eventi traumatici (es. fratture o traumi importanti o post-operatorio), il percorso comincia con una seduta settimanale e durante il miglioramento della sintomatologia le sedute verrano dilazionate ulteriormente.
    Solo in questo modo sono in grado di vedere come sta reagendo il tuo corpo alla terapia, consentendoti di risparmiare tempo e soldi.
    Non cerco il paziente che si lega a me a vita ma cerco la soddisfazione professionale nel farvi stare bene.

    Un percorso differente
  • Metodo

    A chi è rivolto?

    A tutti quei pazienti che soffrono di dolori muscolo scheletrici aspecifici acuti o cronici che, nonostante vari trattamenti, visite ed esami specialistici, non sono ancora riusciti a risolvere il loro problema. C’è però bisogno di un elemento fondamentale per la riuscita del percorso: mettersi in gioco. Bisogna cambiare mentalità, stile di vita. Quello che dico sempre ai miei pazienti è che noi facciamo circa il 70% del lavoro, il resto dipende da voi che, rimboccandovi le maniche insieme ai miei suggerimenti, potrete finalmente guarire e tornare a stare bene.
    A chi è rivolto?
  • Metodo

    1. Anamnesi e Test Manuali

    “Diffidate da chi non vi ascolta perché non vi conoscerà mai”. Quante volte avete fatto una visita specialistica, avete descritto il problema in meno di 5 minuti, vi è stata “assegnata” una patologia (probabilmente senza neanche aver toccato la zona interessata) e poi siete usciti con prescrizioni di ulteriori esami o infiniti trattamenti? Tante, infinite. Il problema è che ogni persona è differente e si porta con se traumi di origine traumatica o emotiva/psicologica senza però ricordarsene (ma non per questo che non abbiano lasciato un “segno”). Faccio sempre l’esempio di un mio paziente che all’età di 15 anni aveva avuto una distorsione forte che era passata in 1/2 settimane. Il suo cervello inconsciamente aveva valutato quella zona come “compromessa” e per tutelarla aveva spostato il peso sull’altra gamba. Cosa aveva comportato distribuire male il peso per 30/40 anni a livello di articolazioni e colonna vertebrale? Una Lombalgia e un dolore al ginocchio per più di 5 anni. Questo è solo uno dei tanti esempi che ho scoperto e curato grazie ad un’anamnesi accurata. Solo dedicando oltre 45 minuti all’anamnesi riesco veramente a conoscere i miei pazienti nella loro totalità, ad ascoltarli e ad effettuare test specifici che mi permettono di indirizzare al meglio il trattamento.
    1. Anamnesi e Test Manuali
  • Metodo

    2. Trattamento manuale

    Diffidate da chi non vi mette “le mani addosso”. Molti di voi avranno effettuato vari trattamenti, per altri sarà la prima volta, ma sono sicuro che tutti abbiate sentito parlare di terapie che il 99% dei centri fisioterapici prescrivono (laser, tecar, onde d’urto, etc.). Sono anche sicuro, però, che nessun Fisioterapista/Medico vi abbia mai detto che queste tecniche consentono di risolvere il sintomo e non la causa. Questo non significa che non siano molto importanti, anzi, nelle fasi acute e nel trattamento di stati infiammatori importanti divengono necessarie, ma non sono e saranno mai la risoluzione della causa primaria che può essere trattata e risolta solo con il ragionamento clinico e l’utilizzo della terapia manuale. Nei diversi anni della mia pratica ho potuto approfondire ed affinare una sensibilità manuale che, insieme all’utilizzo di vari test ortopedici/manuali, mi permettono di lavorare direttamente sulla causa primaria e risolverla.
    2. Trattamento manuale
  • Metodo

    3. Esercizio ed attività fisica

    Diffidate da chi vi dice che dovete star fermi per non peggiorare la vostra condizione, bisogna solo sapere come muoversi!”

    La maggior parte dei pazienti che tratto sono persone sedentarie e restie al movimento per colpa della routine giornaliera casa-lavoro.

    Allora vi svelo un altro segreto: il movimento è vita, ogni piccola parte del nostro corpo, dalla più piccola alla più grande, dai muscoli agli organi, ha bisogno di potersi muovere per esprimersi al meglio e poter funzionare fisiologicamente. Oltre al beneficio “meccanico” il movimento stimola la produzione di liquido sinoviale, il lubrificante delle nostre articolazioni e produce endorfine che ci danno quella sensazione di benessere e soddisfazione. Ovviamente l’esercizio deve essere anche lui personalizzato in base alla persona, le patologie e soprattutto al trattamento manuale fatto in precedenza per riuscire a completare il processo di guarigione.

    3. Esercizio ed attività fisica
    • Metodo

      Un percorso differente

      Con me non esistono percorsi “standard” che non portano a nessun risultato. A differenza degli altri centri, sono convinto che tutte le persone sono diverse e che, soprattutto, ogni corpo reagisce e risponde in maniera diversa.
      A meno di problematiche legate ad eventi traumatici (es. fratture o traumi importanti o post-operatorio), il percorso comincia con una seduta settimanale e durante il miglioramento della sintomatologia le sedute verrano dilazionate ulteriormente.
      Solo in questo modo sono in grado di vedere come sta reagendo il tuo corpo alla terapia, consentendoti di risparmiare tempo e soldi.
      Non cerco il paziente che si lega a me a vita ma cerco la soddisfazione professionale nel farvi stare bene.

      Un percorso differente
    • Metodo

      A chi è rivolto?

      A tutti quei pazienti che soffrono di dolori muscolo scheletrici aspecifici acuti o cronici che, nonostante vari trattamenti, visite ed esami specialistici, non sono ancora riusciti a risolvere il loro problema. C’è però bisogno di un elemento fondamentale per la riuscita del percorso: mettersi in gioco. Bisogna cambiare mentalità, stile di vita. Quello che dico sempre ai miei pazienti è che noi facciamo circa il 70% del lavoro, il resto dipende da voi che, rimboccandovi le maniche insieme ai miei suggerimenti, potrete finalmente guarire e tornare a stare bene.
      A chi è rivolto?
    • Metodo

      Anamnesi e Test Manuali

      “Diffidate da chi non vi ascolta perché non vi conoscerà mai”. Quante volte avete fatto una visita specialistica, avete descritto il problema in meno di 5 minuti, vi è stata “assegnata” una patologia (probabilmente senza neanche aver toccato la zona interessata) e poi siete usciti con prescrizioni di ulteriori esami o infiniti trattamenti? Tante, infinite. Il problema è che ogni persona è differente e si porta con se traumi di origine traumatica o emotiva/psicologica senza però ricordarsene (ma non per questo che non abbiano lasciato un “segno”). Faccio sempre l’esempio di un mio paziente che all’età di 15 anni aveva avuto una distorsione forte che era passata in 1/2 settimane. Il suo cervello inconsciamente aveva valutato quella zona come “compromessa” e per tutelarla aveva spostato il peso sull’altra gamba. Cosa aveva comportato distribuire male il peso per 30/40 anni a livello di articolazioni e colonna vertebrale? Una Lombalgia e un dolore al ginocchio per più di 5 anni. Questo è solo uno dei tanti esempi che ho scoperto e curato grazie ad un’anamnesi accurata. Solo dedicando oltre 45 minuti all’anamnesi riesco veramente a conoscere i miei pazienti nella loro totalità, ad ascoltarli e ad effettuare test specifici che mi permettono di indirizzare al meglio il trattamento.
      Anamnesi e Test Manuali
    • Metodo

      Trattamento manuale

      Diffidate da chi non vi mette “le mani addosso”. Molti di voi avranno effettuato vari trattamenti, per altri sarà la prima volta, ma sono sicuro che tutti abbiate sentito parlare di terapie che il 99% dei centri fisioterapici prescrivono (laser, tecar, onde d’urto, etc.). Sono anche sicuro, però, che nessun Fisioterapista/Medico vi abbia mai detto che queste tecniche consentono di risolvere il sintomo e non la causa. Questo non significa che non siano molto importanti, anzi, nelle fasi acute e nel trattamento di stati infiammatori importanti divengono necessarie, ma non sono e saranno mai la risoluzione della causa primaria che può essere trattata e risolta solo con il ragionamento clinico e l’utilizzo della terapia manuale. Nei diversi anni della mia pratica ho potuto approfondire ed affinare una sensibilità manuale che, insieme all’utilizzo di vari test ortopedici/manuali, mi permettono di lavorare direttamente sulla causa primaria e risolverla.
      Trattamento manuale
    • Metodo

      Esercizio ed attività fisica

      Diffidate da chi vi dice che dovete star fermi per non peggiorare la vostra condizione, bisogna solo sapere come muoversi!”

      La maggior parte dei pazienti che tratto sono persone sedentarie e restie al movimento per colpa della routine giornaliera casa-lavoro.

      Allora vi svelo un altro segreto: il movimento è vita, ogni piccola parte del nostro corpo, dalla più piccola alla più grande, dai muscoli agli organi, ha bisogno di potersi muovere per esprimersi al meglio e poter funzionare fisiologicamente. Oltre al beneficio “meccanico” il movimento stimola la produzione di liquido sinoviale, il lubrificante delle nostre articolazioni e produce endorfine che ci danno quella sensazione di benessere e soddisfazione. Ovviamente l’esercizio deve essere anche lui personalizzato in base alla persona, le patologie e soprattutto al trattamento manuale fatto in precedenza per riuscire a completare il processo di guarigione.

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